Abbiamo fondato lo studio Archingegno nel 1998: un team interdisciplinare capace di affrontare le molteplici tematiche insite in un progetto di architettura dalla piccola alla grande scala.

Ogni progetto ci sfida a rinnovare costantemente la nostra creatività che, insieme con la vasta esperienza, ci permette di soddisfare e superare le aspettative dei clienti.

Consideriamo l’architettura  come intreccio di elementi di storici e contemporanei in grado di produrre qualcosa di molto speciale.  La nostra storia ci ha insegnato a mantenere viva la cultura della ricerca integrando nei progetti le più avanzate tecnologie, l’abilità artigianale e la visione sempre attuale del design italiano.

Il controllo e la qualità della luce, naturale ed artificiale, rappresentano per noi un tema specifico; trattiamo la luce come “materia”, con la quale plasmare e caratterizzare gli ambienti, i volumi e i materiali.

Abbiamo costruito la nostra reputazione sulla qualità delle realizzazioni, sull’attenzione prestata ai dettagli; ogni aspetto, dalla scelta dei materiali al contesto fisico e culturale, è considerato per dare origine a  spazi esemplari.

La nostra capacità di creare eccezionali architetture è stata riconosciuta con più di 10 premi nazionali ed internazionali.

Carlo Ferrari e Alberto Pontiroli
 

 
Clienti

In questi 20 anni abbiamo lavorato per: Adotta, Amia, Arca Assicurazioni, Arnoldo Mondadori Editore, Calv, Cantine Cavicchioli, Cantine Maschio, Cantine Valetti, Carniato Group Europe, Confindustria Verona, Cromsource, Fis, Carla Fracci, Ifinet, Immobilia, Gamma Ufficio,  Gemino, Gruppo Italiano Vini, Kairos, Netcenter, Ottica Lov, Federica Pellegrini, Performance in Lighting, Pizzato Elettrica, Simem, Sporting Club Mondadori.

 

 
Premi

I lavori dello studio hanno ottenuto il premio Città di Oderzo nell’anno 2001, sono stati selezionati in due edizioni del Premio Luigi Cosenza (2000, 2002) e in due edizioni del Premio Cappochin (2005, 2007) e menzioni in due edizioni nel Premio Architettiverona (2011, 2017).  Il progetto dell’edificio per uffici Simem ha ottenuto il Premio Speciale della Giuria nel Premio Architettiverona nell’anno 2011.  Tra i concorsi vinti è stato completato il complesso commerciale e direzionale Netcenter a Pesaro (2012), la Chiesa Beata Vergine Maria di Borgo Nuovo a Verona (2018), che ha ottenuto la menzione d’onore in The Plan Award 2019, ed è in corso di completamento la sede della Pizzato Elettrica a Marostica. Negli anni la passione per l’arte ambientale e la lezione degli artisti della luce hanno sempre più influenzato la ricerca compositiva dello studio; all’interno di alcune loro opere, sono stati affrontati specifici temi di lighting design, ottenendo nel 2005 lo Iald’s Award of Merit, principale riconoscimento internazionale del settore.
 

 
Fondatori

CARLO FERRARI
Nasce a Verona il 1963 e nel 1989 si laurea in Architettura presso lo IUAV di Venezia. Nel 1998 fonda con Alberto Pontiroli lo studio Archingegno. Si occupa dello sviluppo dei progetti con particolare attenzione alle problematiche relative all’architettura integrata lavorando da anni con aziende che lavorano nell’ambito dell’architettura per uffici e spazi di lavoro.


ALBERTO PONTIROLI
Nasce a Verona il 1963 e nel 1996 si laurea in Architettura presso lo IUAV di Venezia. Lavora nell’ambito della pubblica amministrazione fino all’anno 1998 quando fonda con Carlo Ferrari lo studio Archingegno. Ha seguito la progettazione di numerose opere pubbliche e private anche di grandi dimensioni maturando negli anni una vasta esperienza sul tema degli edifici complessi e nel restauro e valorizzazione di edifici di valore storico e architettonico.

 
Architetti

ALESSANDRO MARTINI | ANDREA CHELIDONIO | MARCO RIZZI
 
Ingegneri

GIOVANNI MONTRESOR | MATTIA GASPARI
 

 
 
“...questa visione operativa, pragmatica e poetica allo stesso tempo, che sa leggere la complessità storica di un luogo e, nello stesso tempo, può riassumerne e riscriverne i caratteri con leggerezza e autonomia creativa, ricorda molto da vicino l’atteggiamento di Carlo Scarpa, grande maestro del modernismo, veneto e italiano. L’eredità della sua lezione, umile nell’osservazione dei luoghi e   ambiziosa nella ricerca della forma, trova un nuovo esito nel teatro progettato da Carlo Ferrari e Alberto Pontiroli, che hanno innestato l’antica arte dei luministi veneti sul solido ramo della ricerca architettonica, e artistica, internazionale e contemporanea. “

da “Il Teatro di Boscochiesanuova”
di Alessandro Rocca